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Open data INAIL: i dati dei primi nove mesi 2023

Sul sito dell’INAIL, nella sezione Open Data, sono disponibili i dati riguardanti le denunce di infortunio sul lavoro, di infortuni con esiti mortali e di malattie professionali che sono state presentate all’istituto entro il mese di settembre 2023.

Come sottolineiamo sempre quando ci sono dati parziali, bisogna leggere i dati con cautela in quanto sono una fotografia di un periodo circoscritto dell’anno e sono soggetti a picchi occasionali; bisogna quindi aspettare i dati definitivi e totali dell’anno 2023 per avere un quadro generale anche per tener conto di possibili ritardi nelle denunce di infortunio. Vediamo comunque l’andamento registrato nei primi nove mesi di quest’anno.

DENUNCE DI INFORTUNIO

Le denunce di infortunio presentate all’Inail entro il mese di settembre 2023 sono state 430.829, in calo rispetto alle 536.002 dei primi nove mesi del 2022 (-19,6%), in aumento rispetto alle 396.372 del 2021 (+8,7%) e alle 366.598 del 2020 (+17,5%), e in diminuzione rispetto alle 468.698 del 2019 (-8,1%).

In generale, rispetto allo stesso periodo del 2022, nei primi nove mesi del 2023 vi è un calo delle denunce di infortuni in occasione di lavoro, passati dalle 471.543 del 2022 alle 363.064 di quest’anno; quelli in itinere, ovvero avvenuti del tragitto casa lavoro e viceversa, hanno registrato un aumento del 5,1%.
Più nel particolare, andiamo ad analizzare quali sono i settori più interessati da denunce per infortunio.

Fino a settembre 2023 il numero degli infortuni sul lavoro denunciati ha segnato un -23,3% nella gestione Industria e servizi (dai 452.566 casi del 2022 ai 347.259 del 64.026).

L’analisi territoriale evidenzia una diminuzione delle denunce di infortunio in tutte le aree del Paese: più consistente al Sud (-25,2%) e nelle Isole (-24,5%), seguite da Nord-Ovest (-22,9%), Centro (-19,5%) e Nord-Est (-12,5%). Tra le regioni con i maggiori decrementi percentuali si segnalano la Campania, la Liguria, il Molise e il Lazio.

CASI MORTALI

Le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all’Istituto nei primi nove mesi 2023 sono state 761, 29 in meno rispetto alle 790 registrate nello stesso periodo gennaio-settembre 2022. I casi registrati evidenziano per i primi nove mesi del 2023 rispetto al medesimo periodo del 2022 un decremento solo dei casi mortali in itinere, scesi da 216 a 168, mentre quelli avvenuti in occasione di lavoro passano da 574 a 593. Il calo ha riguardato sia l’Industria e servizi (da 668 a 5651decessi) sia l’Agricoltura (da 97 a 85) mentre nel Conto Stato sono stati 25 in entrambi i periodi presi in esame.

Dall’analisi territoriale emerge un calo nel Nord-Ovest (da 219 a 202 casi), nel Nord-Est (da 173 a 166 casi) al Centro (da 164 a 138) mentre si registra un aumento nelle Isole (da 65 a 66) e al Sud (da 169 a 189).

 

DENUNCE DI MALATTIA PROFESSIONALE

Le denunce di malattia professionale registrate dall’Inail da gennaio a Settembre 2023 sono state 53.555, oltre 10mila in più rispetto allo stesso periodo del 2022 (+21,9%).

I settori che anno mostrano un aumento del 22,5% nella gestione Industria e servizi (da 36.191 a 44.332 casi), del 18,7% in Agricoltura (da 7.358 a 8.732) e del 27,9% nel Conto Stato (da 384 a 491). L’incremento delle denunce interessa tutte le aree del Paese, a partire dal Sud (+27%), seguito da Nord-Ovest (+22,6%), Nord-Est (21,1%), Isole (+20,8%) e Centro (+19,2%).

Le patologie del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, quelle del sistema nervoso e dell’orecchio rappresentano, come l’anno precedente, le prime tre malattie professionali denunciate, seguite dai tumori e dalle patologie dell’apparato respiratorio.

Fonte INAIL

A cura di Francesco Menegalli